La comunicazione non verbale non è una caratteristica solo delle persone, anche ambienti e oggetti  comunicano.

Non è certamente tempo perso quello dedicato alla verifica di tutte le forme comunicative presenti in azienda e fuori. Un’efficace comunicazione dentro l’azienda permette di mettere in chiaro i processi produttivi, le competenze presenti e le responsabilità. La comunicazione verso l’esterno consente invece di fare conoscere i prodotti e le qualità di servizio o di assistenza offerte.

Parlano i muri della città, parlano gli ambienti di lavoro, gli uffici, le scuole, i luoghi di cura e, ovviamente parlano anche le aziende. Tutto comunica, non solo ciò che viene prodotto e i clienti interagiscono con molte parti dell’azienda, non solo con singole componenti.

Tutto parla, anche il centro Alzheimer di Monza (intervento di color e perception design di Aldo Bottoli e Giulio Bertagna.

 

Dell’azienda parla l’intero modo di porgersi: dal logo aziendale presente su brochure e documenti, al cancello di ingresso, dal singolo prodotto alla sua confezione, dall’ insegna in facciata al sito web, dalla suoneria di risposta del centralino, al mezzo che farà le consegne.

Tutto comunica, non si può improvvisare, la qualità percepita di una azienda è il risultato di una lunga filiera, non di singoli episodi.

Anche il più consolidato dei prodotti, il più innovativo brevetto, possono essere sprecati se tutta la filiera non è della medesima qualità. Nessuno attaccherebbe a una costosa ed efficace ancora una vecchia o poco sicura catena. La sola qualità dell’ancora non salverà la barca dal probabile affondamento.

Tutta la filiera aziendale deve essere posta al livello più alto attraverso il progetto e la cura per ogni aspetto.

Per tornare alla metafora marinara, quella che stiamo vivendo è molto di più di una semplice burrasca, è un vero uragano. Tutta la filiera deve lavorare armonicamente altrimenti la componente più debole renderà vana la prestazione delle componenti meglio dimensionate e il naufragio non sarà probabile, ma certo.